La trentottesima puntata di Domenica IN si è aperta in modo inusuale, con una parentesi della durata di poco più di un minuto dedicato al tragico omicidio di Giulia Tramontano. Mara Venier appare in video al centro dello studio senza lo scroscio degli applausi, attorniata dalle foto della giovane donna incinta, assassinata da Alessandro Impagnatiello.
“Eccoci qua – esordisce – io non posso non cominciare questa puntata rivolgendo un pensiero a Giulia Tramontano e al suo bambino Thiago. Giulia è stata uccisa, è stata una storia agghiacciante che abbiamo seguito tutti, ha colpito tutti quanti noi in una maniera impressionante“.
Con il pensiero a Giulia e al bambino, la Venier manda un abbraccio alla famiglia della ragazza “a quel papà e a quella mamma che non potranno essere i nonni di Thiago“. Poi si rivolge anche alla madre dell’assassino citando l’intervista rilasciata ai microfoni de La vita in diretta qualche giorno fa “Signora, lei ha fatto un’intervista dove lei dice ‘vi prego di perdonarmi perché mio figlio è un mostro’” con lo sguardo dritto, puntato sulla camera, Mara Venier dice a chiare lettere “Sì signora, suo figlio è un mostro” senza aggiungere altro.
Segue quindi con un “chiudiamo, pubblicità e poi ritorniamo alla nostra Domenica IN”. L’intervento provoca un’ondata di polemiche visibili praticamente nell’immediato, soprattutto su Twitter. Molti utenti hanno ritenuto l’espressione totalmente sbagliata nella forma, fuori contesto.
Mara Venier chiarisce: “Non volevo mancare di rispetto alla madre di Impagnatiello”
Attorno alle 17:05 (quindi a tre ore dall’intervento iniziale) la conduttrice, evidentemente avvisata del terremoto di critiche sul web, ha provato a raddrizzare il tiro chiarendo la sua posizione. “Mi hanno riferito che sono nate già molte polemiche e io volevo smorzarle subito, perché non mi appartengono – dice – all’inizio ho voluto ricordare Giulia Tramontano, poi ho parlato della mamma dell’assassino, che ha confessato e che tutti definiscono mostro”.
Quindi la precisazione: “Non volevo essere critica nei confronti della famiglia di Alessandro. Io ho visto la sua intervista drammatica, che ha fatto male anche a noi, straziante, credo che il dolore sia enorme. Quando io ho detto quelle parole, ‘Sì, suo figlio è un mostro’, io non volevo assolutamente mancarle di rispetto e le chiedo scusa se l’ho fatto”.
Infine, ha aggiunto: “Signora Sabrina lei è una vittima e sta affrontando un dolore immenso, a me vedere quell’intervista mi ha straziata dal dolore, perché posso capire cosa stia vivendo, se ho sbagliato all’inizio le chiedo scusa, voglio farle sapere che le siamo vicini perché il dolore è enorme”.
Il limite da non oltrepassare
I commenti piovuti si son trasformati in breve tempo in un infuocato dibattito che riporta prepotentemente in primo piano una domanda-riflessione: era necessario tutto ciò e per di più in un programma d’intrattenimento?
Vero è che la vicenda ha creato un certo seguito – mediaticamente parlando – ma c’è un limite evidente e quella linea di demarcazione tra l’evitabile e il non, è stato oltrepassato. Leggerezza? Probabilmente, anche perché è difficile pensare che un personaggio pubblico e popolare come Mara Venier – con l’obiettivo di tenere compagnia alle famiglie – abbia intenzioni di ferire volutamente e convintamente qualcuno. Problema di comunicazione? Sì. Per questo sarebbe sempre bene una riflessione più approfondita su cosa è più conveniente fare in una trasmissione fatta di varietà. Magari evitare di trattare la vicenda in qualsiasi forma scongiurerebbe scivoloni, misunderstanding e l’annessa bufera di polemiche che, oramai, c’è.
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