dentro il royal wedding di Hussein di Giordania | Vanity Fair Italia

«Da nord a sud tutto il popolo partecipa alla tua gioia
I giovani esultano per il tuo matrimonio, caro principe Hussein
Andiamo, andiamo ad Amman e festeggiamo il nostro amato principe»
Rami Khaled, un cantante giordano di musica tradizionale.

Quando sono arrivata a Petra, qualche giorno fa, ho trovato ad attendermi una gigantesca tenda beduina piazzata proprio a ridosso del sito archeologico più conosciuto della Giordania. Poco dopo, davanti a questo prodigio di lana nera con qualche riga bianca arriva al galoppo un drappello di beduini che danno inizio alla musica e alle danze. Stessa cosa ad Amman, dove una sera della scorsa settimana, sulla ormai frequentatissima Rainbow street i camerieri di un bar lasciano i tavoli e scendono in strada per improvvisare il dabkeh, il ballo ritmico che gli uomini fanno in fila, tenendosi per mano al suono di strumenti a percussione e cornamuse. Non sono da meno la cristiana Madaba, le città del nord e i villaggi più isolati del deserto. Ovunque bandiere, striscioni e musica , e un fermento che attraversa la Giordania da nord a sud.

Ai turisti curiosi, i giordani indicano una gigantografia che ritrae i due sposi, Rajwa e Hussein. Lei, 29enne saudita, lui 28enne erede al trono della Giordania, sono il ritratto della felicità, come pure della bellezza e della modernità. Le nuove icone di questo Paese dove la tradizione convive perfettamente con la modernità sembrano aver risvegliato lo spirito di appartenenza e di identità.

Già dalla mattina di giovedì 1 giugno, giorno delle nozze, sulla superstrada del deserto, che corre dal Mar Rosso ad Amman, si contano innumerevoli minivan bianchi diretti alla capitale. Guardandoli, sembra di sentire la musica a tutto volume che risuona all’interno degli abitacoli e che i passeggeri accompagnano battendo le mani e salutando i passanti.

Quello del principe Hussein, protagonista delle numerose canzoni scritte per l’occasione, è il primo matrimonio reale di un erede al trono hashemita e certamente quello più sontuoso da molti anni. L’ultimo, infatti, risale al 1993, quando si sposarono sua madre la regina Rania e suo padre re Abdullah II che però non era ancora principe ereditario. Sul trono sedeva Hussein I e l’erede designato era il principe Hassan, fratello del re. Tante cose sono cambiate da allora e oggi il futuro della Giordania è destinato alle mani di questo ragazzo, già capitano delle forze armate arabo giordane, laureato all’Accademia Militare di Sandhurst (come il principe William, atteso per le nozze con la principessa Catherine) e alla Georgetown University di Washington. Ha al suo attivo vari interventi al Consiglio di Sicurezza e all’Assemblea Generale dell’ONU, una discreta esperienza di missioni diplomatiche internazionali accanto al padre, è brillante, sportivo, amato dal popolo e dal 2004 destinato a ricevere lo scettro del Paese al posto di suo zio Hamzah, figlio di suo nonno Hussein e della ex regina Noor. Attivo sui social (@alhusseinjo), è perfettamente a suo agio in jeans o con l’elegante abaya trasparente aperta sulla dishdasha bianca, come nelle cerimonie ufficiali. Dallo scorso 17 agosto 2022 è fidanzato ufficialmente con Rajwa Saif, bellissima architetta legata da parte di madre alla famiglia reale saudita.