Dici Marrakech e in testa ti si spalanca un mondo. Perché il Mal d’Africa, per chi è stato da queste parti, è una cosa seria. Una cosa fatta di suoni, soprattutto. L’adhàn che dal minareto chiama i fedeli alla preghiera, e che suona nelle orecchie dei turisti come una litania ronzante e ipnotica. Quel rumore incessante che ha piazza Jamaa el Fna a qualsiasi ora del giorno e della notte, ogni singola notte di ogni singolo giorno dell’anno, quando la strada si popola di gente che mangia, parla, gioca, vive.
Il Mal d’Africa di Marrakech è fatto di odori, quelli delle spezie che si sprigionano dalla tajine, ancestrale cloche di quando il cibo si preparava nella terra, seppur cotta. È fatto delle persone, tante, che provano a vendere un pezzo della loro città, portando avanti estenuanti trattative. Ed è fatto di colori, ovunque, come se la città intera fosse una tavolozza dove l’arancio della curcuma si mescola con i blu e i verdi delle pietre incastonate nell’argento berbero, o presunto tale, che viene venduto in ogni angolo del mercato.
Venir via da Marrakech significa portare con sé un carico di tutto questo, metaforico ma anche fisico, visto che è un’impresa impossibile uscire dal souk senza aver acquistato più cose di quante la valigia riesca a contenere. Un carico che ti accompagnerà a lungo e ti farà sentire l’esigenza di tornare, di tanto in tanto, quando nella tua mente si rifaranno vivi i ricordi, sotto forma di suoni, di odori, o di immagini.
Per fortuna, tornare a Marrakech è anche più facile di quel che si pensi: EasyJet opera la rotta da Milano Malpensa quasi quotidianamente, dal 2007, e non a caso lo fa con un successo pazzesco. «Dal volo inaugurale di sedici anni fa, hanno volato con noi più di un milione e duecentomila persone: un risultato straordinario che, con l’inizio del 2023, ci ha portato ad aumentare del 48% il numero di posti disponibili rispetto al 2019, l’ultimo anno prima della pandemia – commenta Lorenzo Lagorio, Country Manager easyJet Italia –. Attualmente, i voli tra le due città sono operati con frequenza pressoché quotidiana, in modo che i nostri passeggeri possano organizzare il proprio viaggio con la massima flessibilità e convenienza».
Marrakech è lì, che aspetta con le sue strade tortuose in cui perdersi, con i suoi palazzi e le corti ricamate di mosaici colorati, con la sua piazza animata come nessun altra e i suoi magnifici giardini – su tutti, quello creato dal pittore francese Jacques Majorelle, di cui si innamorarono Yves Saint Laurent e Pierre Bergé stabilendo qui la loro dimora. Ma la Marrakech di oggi è (anche) una città che viaggia a tutta velocità verso il futuro, con nuovi quartieri lussuosi che spuntano intorno alla Medina, una modernissima vita notturna e tantissime esperienze per rendere indimenticabile il soggiorno di un turista. Eccone alcune, da affiancare a una visita più classica della città.
Covid Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino Alto Adige Umbria Valle d’Aosta Veneto Italia Agrigento Alessandria Ancona Aosta Arezzo Ascoli Piceno Asti Avellino Bari Barletta-Andria-Trani Belluno Benevento Bergamo Biella Bologna Bolzano Brescia Brindisi Cagliari Caltanissetta Campobasso Carbonia-Iglesias Caserta Catania Catanzaro Chieti Como Cosenza Cremona Crotone Cuneo Enna Fermo Ferrara Firenze Foggia Forlì-Cesena Frosinone Genova Gorizia Grosseto Imperia Isernia La Spezia L’Aquila Latina Lecce Lecco Livorno Lodi Lucca Macerata Mantova Massa-Carrara Matera Messina Milano Modena Monza e della Brianza Napoli Novara Nuoro Olbia-Tempio Oristano Padova Palermo Parma Pavia Perugia Pesaro e Urbino Pescara Piacenza Pisa Pistoia Pordenone Potenza Prato Ragusa Ravenna Reggio Calabria Reggio Emilia Rieti Rimini Roma Rovigo Salerno Medio Campidano Sassari Savona Siena Siracusa Sondrio Taranto Teramo Terni Torino Ogliastra Trapani Trento Treviso Trieste Udine Varese Venezia Verbano-Cusio-Ossola Vercelli Verona Vibo Valentia Vicenza Viterbo