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perché aiuta contro il colesterolo?

Il controllo dei valori del colesterolo è fondamentale se si ha intenzione, comprensibilmente, di mantenere in salute il sistema cardiovascolare nel corso del tempo.

Quando si apre il capitolo della riduzione dei livelli di colesterolo cattivo LDL, è fondamentale prendere in considerazione aspetti come gli effetti di determinati alimenti e bevande che fanno parte della quotidianità di tantissime persone. 

Cosa dire, per esempio, in merito al vino? La scienza si è più volte fatta questa domanda soprattutto sull’onda del cosiddetto “paradosso francese”. Di cosa si tratta? Del dato clinico che ci ricorda che, nonostante abbiano la tendenza ad assumere alimenti ricchi di grassi, i francesi sviluppano raramente malattie a livello cardiovascolare. Come mai? Il merito di questa situazione sarebbe legato alla loro abitudine di bere vino rosso. A tal proposito è cruciale approfondire i benefici del resveratrolo, per avere un’idea più ampia e completa dell’argomento (qui trovi tutto quello che c’è da sapere sul rapporto tra vino e colesterolo).

Ma cos’è il resveratrolo? È una molecola caratterizzata da una notevole efficacia antiossidante. Come rivelato da diversi studi svolti negli ultimi anni, questa sostanza, naturalmente prodotta da varie piante tra cui la vite – ma anche le more e il cacao – sarebbe in grado di proteggere la salute del cuore.

colesterolocolesterolo

Dati scientifici alla mano, il resveratrolo avrebbe un ruolo cruciale ai fini della riduzione dei processi ossidativi del colesterolo (le lipoproteine a bassa densità, infatti, sono pericolose per la salute nel momento in cui si concretizza l’azione dei radicali liberi).

Il risultato di quanto appena descritto è un rischio minore di avere a che fare con l’insorgenza di placche ateroscletoriche, pericolosissime per la salute del cuore (aumenta la probabilità di avere a che fare con eventi potenzialmente avversi come l’infarto e l’ictus).

I benefici del resveratrolo, ottimo antinfiammatorio in virtù della sua azione di attivazione della proteina KSRP, riguardano anche la riduzione generale dei livelli di LDL nel sangue. La sostanza in questione, inoltre, è capace di inibire l’aggregazione delle piastrine. Ciò implica, di riflesso, la prevenzione della formazione di trombi (qui un approfondimento scientifico su questo tema).

Il ruolo delle saponine

La presenza del resveratrolo non è l’unico motivo per cui bere vino, soprattutto rosso, è una scelta utile contro il colesterolo. Anche la presenza di saponine è essenziale a tal proposito. Questi glicosidi terpenici di origine vegetale, facenti parte del novero dei non-nutrienti in quanto composti bioattivi che non apportano energia all’organismo, sono in grado di inibire i processi ossidativi a carico del colesterolo LDL. Inoltre, tra i loro benefici è possibile includere la capacità di ridurre l’assorbimento intestinale del colesterolo stesso.

Entrando nel vivo dell’azione delle saponine, ricordiamo che, nel momento in cui vengono assunte, comportano la formazione, nell’organismo, di veri e propri complessi caratterizzati dalla presenza di sali biliari e di colesterolo. La loro successiva espulsione comporta automaticamente il decremento dei livelli di colesterolo nel sangue.

Perché il vino rosso è più ricco di resveratrolo?

Come accennato nelle righe precedenti, il resveratrolo è più presente nel vino rosso. Come mai? Per via della maggior durata della fermentazione delle bucce dell’uva. 

L’importanza della moderazione

Il vino fa bene – “Fa buon sangue”, come spesso si dice – ma è importante assumerlo con moderazione. Quando si vivono momenti di convivialità con le persone care, ma anche quando ci si rilassa da soli, è nodale ricordare che l’alcol, quando si esagera, causa danni non indifferenti alla salute. In questo novero è possibile includere il maggior rischio di avere a che fare con la cirrosi epatica e la pancreatite.

L’eccesso di alcol incrementa altresì la probabilità di andare incontro a forme di tumore, senza dimenticare le alterazioni dello stato mentale.

Ecco perché è il caso di porre attenzione ai limiti consigliati dalle linee guida scientifiche. A quanto corrispondono? A 2/3 bicchieri al giorno (parliamo quindi di circa 350/375 ml).

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