Agricoltura in aiuto alla scuola. Sono oltre tremila le fattorie didattiche italiane che potrebbero oggi mettere a disposizione spazi per le lezioni dei ragazzi in modo da permettere di rispettare le misure di sicurezza anticontagio da Covid.
E’ quanto ha affermato la responsabile di Coldiretti Donne Impresa Floriana Fanizza in occasione dell’evento promosso dalla Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina per la presentazione sui canali social del Ministero degli interventi a contrasto delle povertà educative e contro la dispersione scolastica.
“Le fattorie didattiche sono aziende agricole autorizzate a fare formazione sul campo per le nuove generazioni puntando – ha precisato la Fanizza – sull’educazione ambientale attraverso la conoscenza della campagna con i suoi ritmi, l’alternanza delle stagioni e la possibilità di produrre in modo sostenibile. Una percorso di formazione che vede spesso coinvolti anche i 24mila agriturismi che da nord a sud della Penisola custodiscono tesori ambientali, culturali ed enogastronomici delle proprie aree di riferimento”.
Negli ultimi venti anni – ricorda la Coldiretti – circa 10 milioni di bambini di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori hanno già frequentato le fattorie didattiche italiane grazie alle iniziative Educazione alla Campagna Amica di Donne Impresa Coldiretti.
Proprio perché spesso in aree isolate e con ampi spazi all’aperto – continua la Coldiretti – le fattorie sono inoltre i luoghi forse più sicuri per l’attività didattica rispetto al rischio di trasmissione del virus. Non è un caso infatti – sottolinea la Coldiretti – che appena lo 0,3% delle 66781 denunce di contagio da Covid-19 al lavoro registrate dall’Inail in Italia riguardino l’agricoltura.
Soprattutto nelle zone rurali più marginali – sottolinea la Coldiretti – la “scuola in campagna” può poi risolvere molti problemi organizzativi ed essere un utile affiancamento all’attività degli istituti scolastici del territorio, superando i limiti della Dad, la didattica a distanza. Quasi 1 famiglia su 3 (32%) che vive in campagna non dispone, infatti, di una connessione a banda larga con difficoltà quindi di accesso alle lezioni on line con i propri insegnanti, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat relativi al 2019.
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