Il match
Nell’immediato pregara c’è da fare la conta di chi c’è e chi non c’è: Pioli deve reinventare la difesa per i problemi fisici di Conti e Romagnoli e la squalifica di Hernandez, tocca quindi alla linea praticamente inedita Calabria-Kjaer-Gabbia-Laxalt. Gasperini, senza Palomino e Ilicic, rilancia Caldara e sceglie Malinovskyi nel ballottaggio con Pasalic, recuperando almeno Djimsiti per la difesa. Il Milan passa poco prima del quarto d’ora con un gioiello di Calhanoglu, che conferma il suo straordinario momento post lockdown: pennellata su un piazzato da sinistra, posizione molto defilata, c’è un briciolo di complicità di Gollini ma rimane l’eccellente esecuzione del turco, al quinto centro dalla ripresa del torneo. L’Atalanta ha la chance per impattare quasi subito: Doveri ha bisogno dell’on-field review per assegnare un penalty sacrosanto – entrata totalmente fuori tempo di Biglia su Malinovskyi, l’argentino rischia anche il rosso – ma dal dischetto l’ucraino si fa ipnotizzare da Donnarumma. Il pari arriva comunque a fine primo tempo con Duvan Zapata, che resiste a una carica di Calabria e mette in rete un tap-in mancino dopo un tiro di Freuler deviato. Gasperini è il primo a cambiare le carte in tavola, prima con Sutalo per l’ammonito Toloi, poi con l’ingresso di Muriel per Malinovskyi. Il colombiano si conferma velenosissimo quando entra dalla panchina, si piazza sulla destra e inizia a martellare il malcapitato Laxalt, tra accelerazioni improvvise e cross ben calibrati come quello che per poco Gomez non trasforma nel pallone del raddoppio. Pioli coglie il messaggio e rinforza la mediana con la corsa di Krunic al posto di Biglia, dando anche spazio a Bonaventura per Calhanoglu e a Leao per Rebic. Il Milan ne guadagna con la freschezza del portoghese, autore di un paio di strappi rilevanti: Saelemaekers non nobilita il primo, Bonaventura va vicinissimo al gol dell’ex con un rasoterra respinto dal palo prima e dalla faccia di Gollini poi. Ci si aspettano scintille nel finale e invece il quarto d’ora conclusivo scivola via senza grandi emozioni: 90 minuti in meno alla fine per entrambe, con l’Atalanta che ha sempre in testa la nobile appendice della Champions League e Pioli che incassa con il sorriso una bella prova di personalità di alcuni suoi rincalzi.
MILAN-ATALANTA 1-1 (1-1)
Milan (4-2-3-1): Donnarumma; Calabria, Gabbia, Kjaer, Laxalt; Kessié, Biglia (16′ st Krunic); Saelemaekers (24′ st Castillejo), Calhanoglu (16′ st Bonaventura), Rebic (16′ st Leao); Ibrahimovic. All. Pioli
Atalanta (3-4-2-1): Gollini; Toloi (1′ st Sutalo), Caldara, Djimsiti; Hateboer, de Roon, Freuler (23′ st Pasalic), Gosens (23′ st Castagne); Malinovskyi (12′ st Muriel), Gomez (45′ st Colley); Zapata. All. Gasperini (squalificato, in panchina Gritti)
Arbitro: Doveri
Reti: 14′ pt Calhanoglu, 34′ pt Zapata
Ammoniti: Biglia, Toloi
Recupero: 1′ e 3′